Significato orgoglio della maglia calcio

La disponibilità e la natura relativamente poco costoso della replica magliette di calcio li rende molto popolare tra i fan hard core – e quei tifosi che sembrano solo a guardare le partite importanti .. Coverciano il fuorigioco e il pressing sistematico a centrocampo, concetti all’epoca ancora poco radicati nel calcio italiano. Nella fase finale del torneo, disputata in Germania Ovest, l’Italia pagò, invece, i prevedibili limiti di una squadra costruita su colonne giovani che, pur discretamente abili dal punto di vista tecnico, non possedevano ancora la necessaria maturità internazionale. La maglia third dello United ricorda il tipico kit principale del San Paolo (che, prodotto da New Balance, è stato anch’esso fantastico quest’anno). Va tuttavia ricordato che, nonostante il clamore suscitato dall’errore al dischetto del fantasista, la squadra brasiliana avrebbe dovuto ancora effettuare l’esecuzione del proprio quinto rigore; pertanto l’eventuale realizzazione di Baggio avrebbe potuto non bastare per proseguire la serie a oltranza.

E le mani della madre brancolando accarezzarono ancora il misero corpo contorto della figlia, e nuove lagrime caddero sull’unica bellezza di lei, sui capelli; e tremando e supplicando la madre si avviticchiò ancora al suo unico bene. L’inizio dell’avventura non fu dei migliori, dato che l’arrivo della nazionale venne accolto dalle polemiche per un mancato incontro della squadra con la stampa locale. Nell’ultimo incontro del torneo, il 10 giugno al Parco dei Principi di Parigi, l’Italia pareggia per 2-2 contro la Francia padrona di casa, rimontando due volte lo svantaggio (con Casiraghi e il calcio di rigore di Del Piero). L’Italia superò la fase a gironi, spinta dal centravanti Altobelli che realizzò 4 gol in tre partite, ma al primo ostacolo degli ottavi di finale venne estromessa dalla Francia campione d’Europa in carica (0-2), segnando di fatto il capolinea della generazione mundial. Rossi è protagonista anche della semifinale con la Polonia priva di Boniek (0-2) e segna anche in finale contro la Germania Ovest – reduce dalla notte di Siviglia contro la Francia di Michel Platini – dopo il rigore sbagliato nel primo tempo da Cabrini. Lo spareggio-mondiale, il primo della storia azzurra, oppone l’Italia alla Russia. Il 5 ottobre 1996 l’Italia apre la campagna di qualificazione al campionato del mondo 1998 battendo per 3-1 la Moldavia in trasferta; per Sacchi sarà il terz’ultimo match ufficiale sulla panchina azzurra, mentre l’ultimo è una sconfitta in rimonta patita il successivo 6 novembre, in amichevole, contro la meno quotata Bosnia ed Erzegovina allo Stadion Koševo di Sarajevo.

Da campioni del mondo in carica, gli azzurri ottennero la qualificazione d’ufficio al campionato del mondo 1986 in Messico. Gli azzurri proseguono il cammino mondiale eliminando la Nigeria con sofferenza. L’umidità rende la sfida particolarmente complicata e combattuta, ma gli azzurri riescono a portarsi in vantaggio con una rete di Dino Baggio, vanificata nella ripresa dal pareggio di José Luis Caminero. Il pareggio contro i messicani (1-1, gol del vantaggio di Daniele Massaro) consente all’Italia di superare la fase a gironi come una delle quattro migliori terze, crea maglie calcio dopo aver chiuso il girone dietro a Messico e Norvegia. La squadra non riuscì a qualificarsi per la manifestazione continentale, perdendo punti decisivi nelle trasferte in Norvegia e Unione Sovietica. 0-0 finale qualifica l’undici di Berti Vogts ed elimina la squadra di Arrigo Sacchi dal torneo continentale. Nel giugno del 1997 la nazionale di Maldini prende parte, insieme ad altre blasonate nazionali, al Torneo di Francia, sorta di prova generale in vista del mondiale francese dell’anno successivo.

L’ingresso in finale venne sbarrato dall’Argentina, che pareggiò con Caniggia l’iniziale vantaggio di Schillaci: per Zenga si trattò del primo gol incassato durante il torneo. Proprio grazie all’ottimo girone di qualificazione disputato (primo posto con un bilancio di 7 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta), nel novembre 1993 l’Italia salì al primo posto nella classifica mondiale della FIFA istituita nell’agosto di quell’anno, posizione che mantiene per un mese. L’obiettivo della qualificazione diretta al mondiale francese svanisce all’ultima giornata del girone eliminatorio, l’11 ottobre 1997 contro l’Inghilterra allo stadio Olimpico di Roma: gli azzurri, costretti alla vittoria, non vanno oltre un pari a reti bianche e, pur imbattuti in otto gare (5 vittorie e 3 pareggi) a differenza degli inglesi, concludono al secondo posto il girone vinto proprio dalla squadra allenata da Glenn Hoddle. Nella gara di ritorno, il 15 novembre al San Paolo di Napoli, un gol di Pierluigi Casiraghi dà all’Italia la qualificazione. La partita di andata, disputata il 29 ottobre 1997 a Mosca sotto una tormenta, finisce 1-1 (gol di Christian Vieri e autorete di Fabio Cannavaro nel secondo tempo) e segna l’esordio in nazionale del 19enne portiere Gianluigi Buffon, che al 54′ subentra all’infortunato Gianluca Pagliuca. 1932-1933 – Partecipa al girone B della Seconda Divisione Piemonte, ma si ritira nel corso della stagione.


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