Come non mollò quello del 1989-90, tanto per tornare al calcio “vintage”. Per cui, agli occhi di tutti, la sconfitta contro la Roma appare più pesante e decisiva di quanto in realtà potrebbe essere. Ogni sogno però ha bisogno di essere costruito. Però quel Napoli era molto diverso da quello di oggi. Chi viene da me spesso mi chiede la riproduzione di una maglia ma poi viene sconvolto dal mio pensiero, perchè è molto difficile indossare una maglia storica ma è molto più facile indossare un qualcosa che hai voluto tu, che in qualche modo è nella tua immaginazione». Molto semplice, confeziona maglie da calcio in stile vintage e lo fa completamente a mano, spesso e volentieri creando insieme al cliente il modello da realizzare. Dopo quattro anni di attività la piccola-grande azienda di Paolo Grechi ha quasi 5mila seguaci su Facebook, un numero crescente di follower su Instagram e una produzione di almeno dieci maglie al giorno. «L’idea di aprire il negozio è nata da mia nonna – spiega Paolo Grechi – faceva la sarta e quindi questo lavoro in qualche modo lo avevo dentro.
I numeri tuttavia spiegano solo in parte le ragioni del successo di Paolo Grechi e della sua sartoria. Dietro allo slogan si nasconde la storia di Paolo Grechi. Prima di aprire la sua sartoria sportiva Paolo aveva un negozio in cui vendeva le cosiddette “maglie replica” dei più importanti club del mondo. Ecco quindi che nascono riproduzioni di maglie storiche dei più svariati club italiani e internazionali ma anche capi completamente personalizzati, magari per qualche piccola squadra dilettantistica ma anche per club di provincia con una storia importante. Su The Pitch – Football Store, trovi sia le maglie authentic che quelle replica della tua squadra del cuore. Tante maglie da calcio delle migliori squadre come: Juventus, Milan, Inter, Manchester, Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, Borussia Dortmund, e tantissime altre. «Vorrei che le mie maglie non fossero solo da ammirare ma anche da indossare – spiega Paolo -. Quando ero piccolo – rivela Paolo – quello che mi interessava di più era sapere perché quella squadra aveva scelto quei colori.
Il resto lo fanno passione, competenza e un’idea che si è rivelata vincente ma che in fondo Paolo aveva nel dna. Il progetto ha lo scopo di costituire un fondo comunitario per combattere la povertŕ infantile e prevede una consultazione e quindi un incontro con ragazzi da 14 fino ai 17 anni riguardante la difficoltŕ di accesso ai servizi di base delle famiglie a rischio esclusione sociale, i bambini con disabilitŕ, i migranti e rifugiati. Il resto è storia dei giorni nostri e un progetto preciso per il presente e il futuro della sua azienda. FIDENZA VILLAGE, LAVOROPIÙ E UAGLIÒ: I NOSTRI SPONSOR SULLA DIVISA WOMEN 2024/25! 1934-35 – 9º nel girone A della Serie B. Retrocesso e finanziariamente fallito. Girone B Anconitana · E la Roma era una di quelle squadre contro cui questo passo falso era più probabile. Un passo falso era preventivabile. Un passo falso preventivabile, mentre la Juventus vince a Roma e indirizza il campionato.
E comunque la marginalità con cui la Juventus vince tante partite dovrebbe farci riflettere sul fatto che non sempre può trovare il coniglio dal cilindro che le consente di trasformare in vittorie pareggi già scritti. Ed è bene ricordare che mancano 11 partite. La Juventus avrà Inter e Roma fuori casa nelle ultime 4 giornate, è bene non dimenticarlo. Infatti, proprio alla luce degli zero punti conquistati dal Napoli, il gol in extremis della Juventus non sposta esageratamente l’equilibrio del campionato. Il Napoli, però, può ancora vincere il titolo, e non è solo una questione di matematica. Il contributo di immigrati inglesi alla nascita delle squadre italiane, almeno a cavallo tra ‘800 e ‘900, fu notevole e se ne trovano riscontri anche nei nomi anglofoni dei club: non solo il Milan, ma anche il Genoa e le ormai defunte Naples, Florence, Roman. Dell’uomo, che e’ sposato e padre di quattro figli, non si hanno piu’ notizie da venerdi’ scorso quando si e’ recato alla periferia sud di Locri, nei pressi del Museo nazionale lungo la Statale 106, in un ristorante di sua proprieta’, ma mai aperto al pubblico.