Cos’è un buon tifo per il calcio? Inoltre, gli zaini Invicta sono conosciuti per la loro versatilità. C’è da dire che tali limitazioni erano tollerate fino al precedente anno scolastico, perché era consuetudine dei dirigenti scolastici attribuire le cattedre di lettere in questo modo: per gli istituti professionali e tecnici, attingendo dalla classe di concorso A050; per i licei, escluso il ginnasio del classico, attingendo dalla classe A051; per i ginnasi dei licei classici, attingendo esclusivamente dalla A052; per il triennio del liceo classico, per italiano e latino, dalla A051, mentre per il latino e greco, dalla classe di concorso A052. Si tratta di personaggi che non vivono per più di una manciata di pagine, ma che la matita del disegnatore riesce a caratterizzare immediatamente: basta un’espressione nella vignetta d’esordio e subito è perfettamente chiaro al lettore il carattere del personaggio che ha di fronte. Non una storia che sarà ricordata nelle biografie di Cavazzano o Sisti, ma una storia che è rimasta impressa nella memoria di un giovane lettore per la sua freschezza.
In epoca maoista i migliori giocatori del paese giocavano per il club di Pechino (Beijing Sports Institute), ma la squadra non conquistava ne concedeva punti in classifica, si trattava solamente di amichevoli. Tra le varie storie dedicate al calcio c’era anche questa, una storia che vedeva Paperone mecenate interessato della squadra dei nipotini, che portava in trasferta all’estero nel poverissimo paese sudamericano di Puerto Boletas. Zio Paperone e l’amichevole… Alla competizione partecipano tre squadre di personaggi noti: i Bassotti in libertà vigilata, il segretario di Rockerduck Lusky e il miglior trio canoro che Paperone possa voglia permettersi per rilanciare la propria casa discografica: Paperino, Paperoga e Gastone. Chiudo dicendo che il paradosso sull’alluvione che ha interessato Aulla è che i danni maggiori anche per il quartiere più popoloso si sono verificati a valle, cioè l’inondazione è venuta da sud, controcorrente, e ha interessato soprattutto un fiume, il fiume Aulella, che è un affluente del fiume Magra che non era in piena. Ci sono armi, come il cannone dell’Arsenal di Londra, guerrieri come il condottiero scaligero del Chievo, torri e fortificazioni, personaggi mitologici come l’Atalanta o elementi che istituiscano un legame con il territorio. Giorgio Cavazzano torna a disegnare i tre personaggi Disney alla vecchia maniera, Pippo dinoccolato, Paperino tarchiatello con il becco appuntito e Topolino in calzoncini, aggiungedovi le pregevoli caricature di Disney e Dalì e la messa in scena, in alcuni punti ammaliante (gli elefanti dalle gambe lunghe), del loro immaginario.
Un nuovo acquisto a tutti gli effetti, visto che la nuova società ha dovuto ricomprare il marchio, a un prezzo anche superiore a quello previsto inizialmente. Penso di non aver mai visto in nessun altro fumetto un modo migliore per rappresentare l’amore travolgente e insieme imbarazzato, quasi adolescenziale: l’incredulità da “apparizione della Madonna” della prima vignetta diventa stupore da occhi sgranati e rossore, sorriso ebete di gioia incredibile e suprema (terza vignetta) e infine ginocchia molli e tremolanti. Difficile stabilire al momento, visto l’elevato quantitativo di materiale sottratto, quanti e quali pezzi della collezione manchino all’appello. Gran parte dell’umorismo della storia, come accade in questo genere di storie, era legato alle parodie dei cantanti di voga e di pezzi celebri. Giorgio Cavazzano li fa muovere con estrema naturalezza e chiarezza in ambienti che si potrebbero definire angusti e affollati (gran parte delle scene si svolgono all’interno del bar di Mick) e gioca magistralmente con la resa della gestualità e delle espressioni per equilibrare e rendere fluidi i molti dialoghi che infarciscono il racconto. Quando viene rubato il disco d’oro, premio per i vincitori, i sospetti cadono subito sui Bassotti, ma il destino vuole che sia nei paraggi anche Paperinik che indaga e scopre il vero colpevole.
La vicenda è abbastanza semplice e incentrata sui valori dell’amicizia e della sportività nonostante sia scritta da un ex juventino. Infatti, tornando indietro nel tempo, risaliamo alla Direttiva 2004/107/CE, nella quale all’articolo 3 comma 1 si legge: «Gli Stati membri prendono tutte le misure necessarie, che non comportano costi sproporzionati, per assicurare che, a partire dal 31 dicembre 2012, le concentrazioni nell’aria ambiente di arsenico, cadmio, nickel e benzo(a)pirene, quest’ultimo usato come marker per il rischio cancerogeno degli idrocarburi policiclici aromatici, valutate ai sensi dell’articolo 4, non superino i valori obiettivo di cui all’allegato I». Per Roma-Juve (1-1), marzo 2015, sono 2.500 i bianconeri presenti, coi gruppi della Sud, nonché le svariate sezioni del Centro e Sud Italia. Una divisa che porta con sé ricordi di gloria, considerando le due Champions League conquistate tra l’88 e il ’90 e l’automatica associazione coi campioni che caratterizzavano il Diavolo in quegli anni. Lo scorso 2 dicembre, in occasione del match di Serie A con l’Atalanta, il Torino ha indossato un’insolita divisa color verde. Altro elemento: c’è un cambiamento di linea con il quale dobbiamo misurarci, quello degli Stati Uniti d’America che hanno sempre sostenuto queste realtà e che oggi invece giocano una partita diversa: vedono se riescono a collegarsi in sintonia con queste nuove tendenze che emergono nel mondo arabo per cercare di portarle ad uno sbocco positivo.
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