La Juve è stata storicamente l’ossatura del calcio italiano, ne è parte integrante. Nei secoli successivi i due mondi vengono separati: da una parte la vita, dall’altra la morte. Tutto nacque nei primi anni 1980, quando cinque tifosi della curva nord dell’Appiani si recarono in vacanza al mare, in Sicilia, dove conobbero alcuni ultras della squadra rosanero, membri dei «Commandos Aquile». Siamo prima di tutto dei tifosi. Il giovane e’ stato sorpreso mentre stava rubando dei vestiti e altri oggetti in una abitazione. I verdeoro rispondono battendo sia il Perù che gli est-europei, mentre fra le due sudamericane ne esce un teso 0-0. Manca una sola partita, Argentina-Perù. Arezzo, 29 maggio 2019 – E’ UNA SCONFITTA amara che più amara non si può e probabilmente il grande sogno dell’Arezzo finisce qui, in una notte in cui la città aveva riscoperto l’amore per gli amaranto. Molti club italiani portano il nome della loro città e sono legati a sentimenti di appartenenza locale, ma la Juventus spazia l’intera nazione. La Juventus non è una società che va subito nel panico. Nel corso di controlli l’uomo è stato trovato in possesso di alcune dosi di droga. Chissà, dev’esserci un angelo, perché mi sembra di aver trovato un’altra casa.
E non di cori che gridano Olè al fraseggio della squadra avversaria o di gente indispettita che va via dopo il secondo goal del Sassuolo solo perché “lo spettacolo non è più di suo gradimento”. E si capisce perché quando chiediamo a qualche lenolese se nella piazza del paese stazionano gli Ncc, tutti cadono dalle nuvole. Gli anni 1960 si rivelano avari di soddisfazioni calcistiche. E sul piano economico con le operazioni di mercato ha speso mezzo miliardo di euro negli ultimi anni per acquistare giocatori in Italia, contribuendo in modo significativo a sostenere i bilanci delle squadre di serie A e serie minori. È stata una delle sfide più difficili della mia vita ed è per questo che sono così orgoglioso di aver trascorso due anni e mezzo con loro. GIOVANNI FAVA. Signor Presidente, vi annunzio che sono assolutamente certo del fatto che, su questo ordine del giorno, vi saranno delle sorprese, al voto dell’Aula. Ho fatto anche in tempo a vedere qualche minuto dell’allenamento di una una squadra giovanile, prima di attraversare la strada e spostarmi verso il secondo polo sportivo della capitale serba.
Difficile dargli torto. Da un paio di anni a questa parte, grazie anche al lavoro del nuovo Producer inglese David Rutter, Fifa è migliorato tantissimo. Il cammino albanese nell’europeo termina, però, nuovamente alla fase a gironi: inserita in un girone difficile con tre nazionali collocate nei primi 10 posti del ranking FIFA (Spagna, Croazia e Italia), l’Albania ottiene solo un punto, grazie al pareggio per 2-2 con i croati nella seconda partita, e si piazza ultima nel girone, avendo perso contro italiani (1-2) e spagnoli (0-1). Nella gara contro gli azzurri l’Albania stabilisce il primato del più veloce della storia della fase finale del campionato d’Europa, con Nedim Bajrami, a segno dopo 23 secondi di gioco. Fin da quando nel 1923 mio bisnonno divenne presidente, nella Juventus la tradizione sta nell’innovazione. Nel girone di qualificazione al campionato d’Europa 2024 la nazionale viene sorteggiata con Danimarca, Irlanda del Nord, Kazakistan, Slovenia e Finlandia. L’Olanda vince il girone nonostante un pari con la Svezia (qualificatasi al turno successivo dietro gli olandesi) ed è imbattuta dopo tre partite (all’ultima giornata gli oranje battono 4-1 la Bulgaria), questo nonostante le premesse che volevano lo spogliatoio dei tulipani come una bomba ad orologeria. La cosa certa è che il club del capoluogo preferirebbe un allenatore giovane, con tanta voglia di emergere e che sappia lavorare bene con gli Under.
Ora che sono qua, mi accorgo di come sia società che compagni lottino e lavorino ogni giorno per continuare a vincere: nonostante le numerose vittorie, qua c’è ancora tanta fame, tanta voglia di fare ancora di più! Il segreto della Juve è la sua grande voglia di vittoria. Marsiglia. Ma la Juve è la Juve, uno dei più grandi club a livello europeo e mondiale. Ci sembrano francamente poco decenti se ritroviamo fra i suoi esponenti degli stalinisti come il professor Gian Mario Bravo catafratto laudatore dei carri armati di Krusciov e di Breznev. Prima di tutto vuole vincere, questa è la cosa più importante, ma si questo non avviene nell’immediato non si stravolgono i piani per ricominciare da capo. Il tutto filmato dal drone, che dall’alto vede tutto. Giocare nella Juventus significa non accontentarsi mai. Come diceva mio nonno: «Juventus vuol dire gioventù». Ci sono dimensioni della vita sociale che accomunano la fascia d’età 15-45 anni e che fanno parlare di una gioventù espansa, trasversale nei consumi, (tanto per fare un esempio si pensi all’informale della moda, alla tensione smodata all’antinvecchiamento, ecc). Gioventù vuol dire essere proiettati verso il futuro. Il suo passato è ricco di gloria, ma con il nome che porta è al futuro che si deve guardare.
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