Il nome della società (in genere il semplice CASERTANA) era inserito tradizionalmente su sfondo bianco nella parte superiore dello scudo, mentre il pallone da calcio è stato inizialmente d’epoca, per poi passare al più moderno ad esagoni e pentagoni bianchi e neri (modello Telstar), fino al ritorno a quello pionieristico con il logo del periodo 2009-2014. Sempre presente anche il falco che sormonta lo scudo, passato attraverso una serie di stilizzazioni. IL PRECEDENTE DELLO ZAMORA – Come fa notare il portale specializzato Footyheadlines, non è la prima volta che il cuore, inteso come organo del corpo umano, finisce su una maglia da calcio. Tre giorni più tardi, il 9 maggio 2015, i calciatori rossoblù entrano in campo nel derby contro la Salernitana con una maglia che reca la scritta AL FIANCO DEI DIPENDENTI INDESIT, mostrando solidarietà nei confronti dei lavoratori dello stabilimento Indesit di Carinaro (CE), maglia juventus nera in procinto di essere licenziati da parte della Whirlpool. Di seguito l’evoluzione parziale della prima maglia della Casertana nel corso degli anni. La differenza più consistente risiede nel fatto che, mentre un gruppo è una pluralità in interazione, un gruppo di lavoro è una pluralità in integrazione. Il sindaco De Magistris dimostri di essere un sindaco e non faccia gli spot tanto declamati dai parlamentari di Italia dei Valori che oggi hanno il loro grande rappresentante nel proprio sindaco di Napoli (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
OGGI giornata conclusiva per «La Sagra della Trebbiatura». Da tempo ormai, le siepi artificiali trovano applicazioni su terrazzi, recinzioni, balconi ma anche in ambienti interni per dare un tocco di design e valorizzare ambienti di classe. Tuttavia questa scelta gli precluderà di vincere trofei e competizioni che la sua immensa classe gli avrebbe di sicuro fatto raggiungere in squadre di più alto rango. Il progetto iniziale prevedeva un centro polisportivo di cui lo stadio è di fatto l’unica costruzione ad esser stata realizzata. È costituito da uno scudo con bordo color oro, simbolo di blasone, diviso in due parti: una superiore, più piccola e di forma rettangolare, in cui è scritto il nome della società dal punto di vista burocratico, CASERTANA F.C., in blu su sfondo dorato, e una inferiore, più estesa, divisa in una metà sinistra rossa e una destra blu, al centro delle quali vi sono un pallone d’epoca e l’anno di fondazione della squadra, 1908. Lo scudo è poi sormontato da un falco, sempre color oro.
2016-2017, gli allenamenti si sono tenuti presso il centro sportivo «Talamonti», sito a Caserta. Lo stesso viene poi riportato anche nel sito ufficiale della società rossoblù nello spazio consuetamente occupato dagli sponsor. Nike interveniva per fare in modo che i rivenditori al dettaglio, negozi di abbigliamento, supermercati, smettessero di acquistare prodotti da licenziatari di altri territori dello Spazio economico europeo. 2021 – Al termine della stagione, la società viene esclusa dai campionati professionistici per inadempienze finanziarie. 2005 – L’A.S.D. Real Aversa, società militante in Eccellenza Campania, cambia denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Rinascita Falchi Rossoblù, mantenendo però la sede sociale ad Aversa. I proventi sono stati interamente devoluti a tale associazione. Non sono retrocessi i giocatori che se ne andranno in maggioranza. Il club che ha «fondato» uno stile, che ha riempito di giocatori la Nazionale, che ha vinto più scudetti di ogni altro. Lo stesso argomento in dettaglio: Colori e simboli della Casertana Football Club. Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Alberto Pinto. Il 6 maggio 2015 la Casertana partecipa alla «Partita del Cuore» allo Stadio Pinto, organizzata dall’Associazione San Francesco d’Assisi Onlus, evento che coinvolge anche i ragazzi di alcune scuole cittadine con musica dal vivo durante l’intervallo.
La stagione 2007-08 parte con la concessione dello stadio rinnovate per parte dell’Amministrazione Comunale, che ha visto in disaccordo gran parte della cittadinanza, e la Ternana nel Girone A della Serie C1. Hanno preso parte alla registrazione e al video ufficiale anche i calciatori Ermanno Fumagalli, Riccardo Idda, Angelo Antonazzo, Lucas Correa e Nicola Mancino, l’allenatore in seconda Fabio Andreozzi, il team manager Cesare Salomone e l’addetto stampa Giuseppe Frondella. I fatti si riferiscono agli anni 2003 e 2004. Tra gli indagati personaggi più o meno noti della criminalità locale, coinvolti in altre inchieste sullo spaccio di droga e in alcuni casi contigui anche alla camorra. Le precedenti versioni del logo sono state caratterizzate spesso dal medesimo scudo rosso e blu, che negli anni ha leggermente variato la forma. 14 febbraio successivo i rossoblù sono scesi in campo dietro lo striscione dell’Unicef. La formazione rossoblù viene invitata al Memorial vittime delle mafie promosso dalla fondazione Mario Diana, il 20 marzo a Quarto, insieme alla fondazione Libera, ad una selezione di giornalisti campani e al Quarto, formazione del campionato di Eccellenza diventata simbolo della lotta alla Camorra. L’intero ricavato della vendita dei calendari viene donato in beneficenza equamente divisa tra la Caritas di Casagiove curata da don Stefano Giaquinto e la fondazione di don Luigi Merola.