In quella formazione c’erano Best e Charlton (tra l’altro era un Manchester composto quasi esclusivamente da inglesi, a dimostrazione che di quel calcio non sono cambiate solo le tenute di gioco). L’avversario era il Torino, e la gara si concluse sul punteggio di 2 reti a 1 per questi ultimi: Mario Meneghetti siglò il primo gol nella storia del Novara. AppuntiSparsi questa settimana è più svogliata di Mario Balotelli nel giocare a calcio, quindi ci sono tre contributi di qualità ai quali potete accedere scorrendo giùùù fino alla copertina di un libro. Siamo nel 1963 e il solo gruppo sportivo che pratica pallavolo a Galatina, su un campetto di proprietà demaniale, è l’Unione Sportiva Villaggio Azzurro. Sembra trattarsi di un’evoluzione del modello del 1964, quando la maglia era completamente bianca, solo con piccoli dettagli rossi. Non era stata una stagione particolarmente vincente quella 1964-1965, ma certo rimane la prima maglia indossata da Gerhard Muller nel Bayern. Insomma quest’uomo di apparato, di potere, di manovre autoritarie è però il primo dopo la Liberazione che veda nel PSI un partito capace di camminare sulle sue gambe. Il copione del primo tempo è quello previsto: il Valencia tenta di ripartire mentre il Barça tenta di scardinarne la difesa.
Nè Guedes né Soler hanno impensierito lo spazio dietro le spalle di Semedo o Jordi Alba; Paulinho neutralizza Parejo; Busquets, inoltre, si abbassa molto tra i centrali sia in fase difensiva che per creare gioco: il metodista del Barça semplicemente non commette errori, nemmeno se Zaza gli ronza attorno come un cane rabbioso. C’è così tanto Valencia nel secondo tempo che il Barcellona diventa piccolo piccolo: quando i Murcielagos aumentano il ritmo, il Barça va in apnea. Seguono minuti frenetici e ad altissima intensità, con un Valencia che manca nel killer-istinct. Il Valencia gioca come ogni squadra di Marcelino comanda: 4-4-2 serrato, linee compatte e ripartenze mortifere. Il Valencia entra in campo col furore giusto che lo contraddistingue e ora riparte che sembra un quadro di Lucio Fontana. Con l’arrivo del Fascismo, la sede delle partite casalinghe della polisportiva bruzia si spostò in un terreno ubicato in contrada Muoio e successivamente al campo «Militare» di via Roma. O magari resterebbero completi a disposizione da utilizzare a scelta da ogni società (anche a seconda delle ricorrenze storiche). Ma lo stesso ragionamento varrà per le retrocessioni: chi l’ha detto che la Spal – o anche il Brescia, se è per quello – non sia alla vigilia di una rimonta sensazionale che la porterà a salvare la ghirba?
Per il Bayern di Monaco la divisa più classica possibile: interamente bianca con maniche rosse. Secondo il portale che ha pubblicato per primo le foto, il costo di questa divisa del Real all’uscita sarà di 50 Euro, come per la Juventus. Nell’estate 1996 la Juventus si presentò ai nastri di partenza della stagione con una rosa profondamente rinnovata rispetto a quella che pochi mesi prima aveva vinto la Champions League. Come vestirebbe la Juventus? Nonostante qualche sbavatura di un rientrante Vermaelen, i catalani non hanno sofferto pressoché nulla nel primo tempo. Messi si aggira molto per il campo, cerca di dialogare con Iniesta, crea instabilità: per questo ha colpito il partitone di Kondogbia, piovra davanti alla difesa con 4 intercetti e altrettanti tackle vinti, nonostante un’ammonizione ricevuta nella prima mezz’ora. Ciò presuppone l’organizzazione, da parte dei comuni, della raccolta differenziata; il macero che ne deriva può essere utilizzato come tale da alcune cartiere che procedono all’interno dei loro impianti all’eliminazione delle impurità mentre in altri casi è necessario l’intervento di operatori ambientali per la selezione e l’imballaggio.
Il bianco è protagonista assoluto, mentre lo stemma dei Blancos è rifinito con dettagli in oro. Molti scudetti juventini sono dipesi dalle prodezze dei fratelli Hansen e di Praest, di Charles e Sívori, di Platini e Boniek. A seconda della struttura, i fillosilicati sono suddivisi in due gruppi principali: triottaedrici e diottaedrici. La posta in palio, però, blocca le due squadre: bravissimi a ingabbiare Messi gli uni (Parejo ne scherma il passaggio, Kondogbia ne risucchia l’aria attorno), attenti in possesso della sfera gli altri. 10 sulle due di Madrid. Per il Real Madrid lo stile non cambia, semplicità assoluta. Se preferisci trovare un prodotto per tema, nessun problema, scopri le categorie che abbiamo progettato per te: maglia aperitivo, maglia geek, maglia calcio, maglia personalizzata. La maglia preparata da Adidas è chiaramente un richiamo agli anni ’50, quando sulle divise della Vecchia Signora regnavano solo il bianco e il nero. Si va solo avanti di qualche stagione: arriviamo agli anni ’80. I padroni di casa vanno avanti grazie ad una splendida azione sulla catena di sinistra. Se i padroni di casa viaggiano letteralmente sulle ali dell’entusiasmo (9 vittorie consecutive nelle quali sono stati segnati 30 gol. Da qualche anno a questa parte, ogni tecnico del Barcellona sa dell’importanza di mettere Messi al centro del villaggio (0 gol e 0 assist nelle ultime 4, la squadra ne ha risentito).