Stagione 1969-1970, su Archivio storico del Piacenza Calcio. Dalla stagione 2019-2020, il nuovo sponsor di arbitri e assistenti è Net Insurance. Per la stagione 2014-2015 il campionato cadetto non ha avuto title sponsor, con la sola eccezione di play-off e play-out che sono stati sponsorizzati da Compass prendendo i nomi di Playoff Compass e Playout Compass. Solo allora gli allevatori si sono fatti da parte e hanno consentito alla squadra di avviarsi verso l’aeroporto. Un gruppo di allevatori si è presentato davanti ai cancelli del centro sportivo di Assemini: «Non andate a Milano». E sabato mattina centinaia di pastori hanno manifestato davanti al caseificio Pinna di Thiesi, a Sassari, una delle più grandi industrie del settore caseario sardo: arrivati davanti allo stabilimento e agli uffici dell’azienda, i pastori hanno gettato il latte contro i muri perimetrali e le vetrate, sfondate da alcuni contestatori con dei bidoni da 50 litri svuotati poi all’interno degli uffici. Per quanto riguarda gli aspetti che non ci hanno convinto segnaliamo la scarsa luminosità del display, poco visibile alla luce del Sole, e la gestione delle notifiche del cellulare che spesso non vengono inoltrate allo smartwatch.
In questo senso, il primo a uscire dai canoni del rosso e blu si ritrova nel periodo della gestione di Claudio Ranieri, a cavallo tra il 1988 e il 1990, con una maglia rossa contraddistinta da una banda orizzontale bianca e blu. Il Cosenza disputò poi altri quattro campionati di Serie B, occupando il primo posto per nove settimane e mezzo nel 2000-2001, per poi vedere sfumare la promozione nella parte conclusiva del girone di ritorno, a vantaggio del Chievo di Delneri, con i lupi che a 12 minuti dal termine vincevano 1-0 (gol di Adriano Fiore), ma poi subirono la rimonta e il sorpasso dei veneti che conquistarono la Serie A. In questi anni vestirono la maglia del Cosenza calciatori quali Lentini, Strada, Zampagna, Altomare, Giandebiaggi, Savoldi, Silvestri, Maldonado. Da quando la Polonia ha conquistato il bronzo mondiale nel 1982, il prodotto interno lordo del Paese si è infatti moltiplicato di otto volte e, dettaglio da non sottovalutare, l’Europeo di calcio 2012 condiviso con l’Ucraina ha permesso investimenti ingenti per creare centri sportivi, nuove strutture d’allenamento e stadi altamente all’avanguardia in quattro delle maggiori città del paese (Varsavia, Breslavia, Poznan, Danzica). Con il passare delle stagioni calcistiche Meazza si afferma sempre di più e Conti, con il suo carattere deciso entra in contrasto con allenatori e dirigenti nerazzurri.
La colpa è anche delle società, forse il Napoli è in controtendenza con i suoi incredibili tifosi capaci di rinunciare anche ad un piatto di pasta pur di non mancare agli appuntamenti. Nonostante la sua statura rappresenti un limite, gli amici lo convocano sempre per i match contro i ragazzi delle cité vicine, allo stesso tempo compagni di gioco e primi rivali. I manifestanti hanno bloccato il traffico in entrambe le direzioni all’altezza di Giave, nel Sassarese e gli automobilisti hanno solidarizzato con gli autori della contestazione. Un caseificio preso d’assalto nel Sassarese, con vetrate sfondate e bidoni di latte svuotati negli uffici. Il Cagliari Calcio prima bloccato nel centro di Assemini e poi al fianco dei pastori: con i calciatori che scendono dal pullman e sversano simbolicamente i bidoni di latte prima di partire per la Lombardia dove giocheranno contro il Milan. Prima ad Abbasanta, lungo la Statale 131, a 120 chilometri da Cagliari e a 80 da Sassari. I blocchi stradali e le cisterne sotto scorta – La rabbia degli allevatori si è riversata anche lungo la Statale 131, la principale arteria sarda che collega Cagliari con Sassari.
No, rinviata perché gli industriali del formaggio hanno fatto cartello sul nostro latte”, hanno denunciato mentre il reparto mobile della polizia ha aperto un varco per il bus del Cagliari fino a quel momento bloccato all’interno di Asseminello. “Il latte è il nostro petrolio” – “Ho la netta sensazione che in Sardegna stia partendo una rivoluzione. Poi una manifestazione con i pastori che rallentavano il traffico, poi il versamento del latte sull’asfalto. In più, cosa che se giochi a calcio non fa poi così male, stanno diventando davvero forti. E poi andavo bene a scuola. La maglia della nazionale italiana è tra le più vendute anche al di fuori dei confini della penisola, poiché legata a doppio filo alla tradizione calcistica locale, al pari della maglia dell’Argentina, diffusissima poiché indiscutibilmente trainata dalle figure di Diego Armando Maradona e Lionel Messi. È presente una squadra di pallavolo, Pallavolo Gonnesa (prima erano due: Sant’Andrea e Gadok Volley) entrambe hanno avuto un passato florido, giocando anche in serie maggiori. La prima partecipazione a un campionato ufficiale FIGC risale al Campionato Promozione 1912-1913: in quell’anno l’Udinese si iscrive al Campionato Veneto di Promozione a tre squadre, insieme al Padova e al Petrarca Padova. La prima maglia è a strisce verticali bianco-celesti con pantaloncini bianchi.
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